La visita senologica rappresenta un tassello fondamentale per tutelare la salute delle donne. Questo esame, infatti, è indispensabile per la prevenzione e la diagnosi precoce di patologie che possono colpire il tessuto mammario.

In questo articolo capiremo meglio in cosa consiste una visita al seno e perché è così importante effettuarla. Inoltre, daremo una risposta concreta alle seguenti domande:

  • quando si deve andare dal senologo?
  • cosa si vede con la visita senologica?

Direi di non perdere altro tempo e di partire subito!

Perché si fa la visita senologica?

 

La visita senologica è uno degli esami chiave nella lotta alla prevenzione delle anomalie alla mammella

Questo esame, eseguito dal medico senologo, consiste nella palpazione ed ispezione del seno, delle stazioni linfonodali e dei campi ascellari.

L’obiettivo principale di questa visita è quello di escludere o diagnosticare la presenza di patologie che interessano una o entrambe le mammelle.

L’esame, inoltre, deve essere effettuato anche da tutte quelle donne che hanno già una malattia al seno con lo scopo di monitorare l’andamento della malattia stessa.

Come si svolge una visita al seno?

 

Prima di procedere all’esame vero e proprio, lo specialista senologo raccoglie le informazioni riguardanti la storia clinica della paziente, dei suoi familiari e i dettagli sulle sue abitudini, tra cui: 

  • tipologia di alimentazione adottata; 
  • livello di attività fisica; 
  • consumo di alcol; 
  • vizio del fumo; 
  • eventuali patologie di cancro alla mammella in famiglia;
  • età del primo ciclo mestruale e così via. 

Successivamente, dopo aver visionato eventuali esami svolti in precedenza, il medico procederà con la visita vera e propria, che si basa sul controllo e sull’osservazione accurata di entrambi i seni. 

L’esame si svolge senza particolari ausili, non è invasivo ed è praticamente indolore. Inoltre, sulla base dei riscontri avuti, sarà il dottore a decidere se approfondire la visita con eventuali esami aggiuntivi, come l’ecografia o la mammografia.

Quando bisogna iniziare a fare controlli al seno?

 

Prima dei 30 anni è importante iniziare a fare prevenzione praticando l’autopalpazione al seno. Questa pratica consente di notare eventuali irregolarità e qualsiasi cambiamento delle proprie mammelle. 

Se praticata tutti i mesi con la giusta regolarità, l’autopalpazione potrebbe aiutare ad individuare tempestivamente possibili segnali che riconducono al cancro al seno

Tuttavia, è bene sapere che questo esame di autovalutazione, non sostituisce in alcun modo la visita senologica, in quanto quest’ultima dev’essere effettuata a prescindere dallo stato di salute del proprio seno.

Gli screening devono cominciare a partire dai 30 anni di età, ma nel caso di elevata familiarità con il cancro al seno, l’età si abbassa a 25 anni. Tra i 30 e i 40 anni oltre alla visita al seno è bene affiancare un’ecografia mammaria una volta all’anno; mentre superati i quarant’anni è consigliabile aggiungere alle visite annuali anche la mammografia

Prenotare un appuntamento col senologo

 

Se all’infuori dei normali controlli di routine noti dei cambiamenti sospetti al tuo seno, è consigliabile consultare un senologo.

Tra i campanelli d’allarme da non sottovalutare, rientrano:

  • dolore localizzato o esteso;
  • fuoriuscita di secrezioni da un capezzolo;
  • presenza di arrossamenti, tumefazioni o alterazioni della pelle;
  • cambiamento nella forma del seno o alterazioni del capezzolo.

Se hai uno o più di questi sintomi, non trascurare la tua salute. Prenota subito una visita senologica presso Sunmedical Center e affidati ai nostri esperti senologi.